mercoledì 3 agosto 2016

Tace da poco il telefono mala mente é rimasta con te. Penso. Profumo di pane fresco cotto sulla pietra, farina lieve e candida posata sui capelli. Guardo il tuo viso dolce, scruto i tuoi occhi stanchi...forse più per il peso dei giorni che per la fatica giornaliera. Penso. Penso alle mani che vorrei stringere, all'anima che vorrei baciare più che le labbra. Ed un bacio lieve e sfiorato vorrei lasciare, sul quel grembo che ha reso possibile il miracolo della vita. Penso...e corre correre, bruciare la distanza e il tempo..tanta é la mia fame di conoscerti, tanta la speranza di amarti un giorno. Penso.

domenica 31 luglio 2016

Sogno...le tue labbra donate, i tuoi occhi socchiusi, le tue mani immobili, il tuo corpo calmo. Sogno giorni sereni, risate , tramonti ed albe che abbiano il tuo profumo. Sogno un anello, una tovaglia, un biglietto dell'autostrada. Sogno e son desta, ma sogno. Emy.

mercoledì 27 luglio 2016

Scriverò .

Scriverò...scriverò di me e di te....fisserò nelle parole, un amore fragile, un po malato. Le parole...quelle che ci hanno unite e divise, quelle che non abbiamo capito o che ci han fatto paura. Scriverò, perche scrivendo io arrivo alla parte più intima di me, quella nella quale mai nessuno arriva. Non é difesa...te ne ho dato le chiavi...ma come tante..nemmeno hai guardato la serratura...ti sei fermata ad osservare la chiave...chi l'ha definita troppo vecchia come fattura; chi le ha trovato la sbavatura; chi la macchia nella cromatura. Tu...l'hai rigirata nelle mani...non capendo come infilarla nella serratura. Non ci sono colpe o meriti, nelle relazioni ci sono eventi, io stessa a volte mi lascio sorprendere e prima di acchiapparli....mi sono già sfuggiti. Scriverò e rileggerò....cercando cosa, di nuovo, é andato perso strada facendo. Chissà magari scrivendo capirò che ti ero necessaria solo per questo tempo o che del mio di tempo, non posso disporre più. scriverò di te e di me, dell'amore e del dolore...ma forse...sarà la solita noiosa storia della mia vita. Chiuderò la valigia e la infilerò sotto il letto o in cima all'armadio, nel vano tentativo di dimenticare, ma io non dimentico, scrivo, tanto in amore non si dimentica mai. Mi correggo: Ora si chiamano trolley, abbiamo messo le ruote alle valigie...le mie han sempre corso comunque. Scriverò.