domenica 21 aprile 2013

Delicata e timida, Peonia si aggirava tra i numerosi giardini della villa, nella quale la gelosia della sua compagna l'aveva rinchiusa. Ormai erano mesi che Argentea volgeva ad altre vesti i suoi interessi e Peonia, sempre più sola e triste, sentiva il suo cuore farsi sempre più piccolo. Arrivata al giardino dei carciofi, contrariamente a quanto di sua abitudine decise di inoltrarsi tra quei sentieri che strappavano gli abiti mossi dal vento e a volte anche le gambe. Guardò quella distesa di foglie spinose, posò lo sguardo su quei boccioli dalle spine dure come chiodi e di nuovo si chiese come poteva essere che lei, la donna che da sempre amava, potesse amare così a tanto quelle erbacce urticanti e non più lei....che nonostante tutto continuava a dedicargli la sua vita. Si spinse in mezzo agli arbusti insidiosi e mentre le gambe si ferivano a sanguinare era molto di più il suo cuore. Alzò gli occhi al cielo, tra le nuvole bianche nel cielo azzurro intenso vide i suoi occhi, il volto della sua amata, ma anche in questa visione Argentea guardava altrove. Peonia ebbe di nuovo quella sensazione di vuoto, di dolore così bruciante che il cuore le sembrava scoppiare. Senza riflettere oltre, si tolse i vestiti e si buttò su quelle lance verdi e viola che iniziarono a straziarle la carne. Un piccolo carciofo, novello e forte come sono forti gli amori appena nati, le trafisse il cuore e peonia, avvertendo solo il dolore del suo amore ignorato, offeso, trascurato, gridando il nome della sua amata chiuse gli occhi su un raggio di sole. Il giardino iniziò a luccicare, fasci di luce colorata e nastri di arcobaleno iniziarono a volteggiare tra le foglie delle piante aguzze. Il corpo nudo di Peonia si coprì di una polvere d'oro che iniziò a spargersi ovunque, poi sparì. In pochi secondi le piante di carciofo si trasformarono in cespugli di un verde delicato e tutto si riempì di fiori meravilgiosi, viola, bianchi e rosa e una specie mai vista, mai esistita sulla terra riempì il giardino. Sembrava che la natura l'avesse trovata degna di se e avesse trasformato il suo amore in petali bellissimi e delicati. All'ingresso del giardino s'era fermata Argentea. ciò che era avvunuto davanti ai suoi occhi l'aveva lasciata senza fiato e fu come se il suo amato giardino di carciofi le si fosse piantato nel cuore. Argentea, chiamò quei fiori Peonie, e da allora custodisce i suoi orti romani coltivandoli solo con quei fiori, delicati e bellissimi che se osservati bene, ricordano i carciofi, ma senza spine e senza dolore. Ogni anno Argentea apre al pubblico i suoi giardini, perchè tutti possano vedere, il frutto meraviglioso dell'amore. Se entrate in quel giardino, ascoltate attentamente...una lieve armonia scaturisce dal fruscio dei fiori al vento primaverile e se avvicinandovi al una peonia, ne avvertirete il profumo prezioso e raro, significa che l'amore sta bussando al vostro cuore. Chi non lo sente..bè...chieda ad Argentea come può sopravvivere al dolore. emy.