venerdì 7 dicembre 2012

Anche quella volta era di sabato. Avevo preparato tutto con cura nei giorni precedenti, ma quel venerdì ero rimasta a letto tutto il giorno. Stavo male, soprattutto nel cuore e avevo sperato ora dopo ora, che lei venisse a chiedermi di non partire. Ma non lo fece. La giornata si consumò nel silenzio in casa mia, nessuno parlava, persino le pentole tacevano. Il mattino seguente, con la valigia, mia madre e la suora della parrocchia sono partita. Sono uscita di casa, ho chiuso il portone, ho lanciato uno sguardo disperato alla sua finestra giusto in tempo per vedere i suoi biondi e lunghi capelli ritirarsi furtivi all'interno. Tacque la mia voce ma gridò il mio cuore. Partivo straziando il cuore a una donna , mia madre, perchè lei, l'amore della mia infanzia, della mia vita, aveva straziato il mio. Era l'8 Dicembre del 1979. Da allora la mia vita è diventata un romanzo... non voglio che "tu" ne sia un capitolo. Voglio che "tu" sia quella che con me ci scriverà sopra la parola "FINE".