martedì 12 giugno 2012
AMICIZIA
Camminavo,
Senza pensieri definiti, in un giorno qualunque, non c’era sole ne pioggia, non c’era amore ne odio.
Camminavo,
Portandomi dietro ciò che sono ed ho.
Camminavo,
ma nell’aria c’era un colore e un odore nuovo e vellutato.
Quattro parole, due risate ed eccoti li.
Fra gioia e dolore, fra sorriso e lacrima.
Tu.
Senza pretese, senza attese,
Solo la voglia del tempo che passa.
Senza nemmeno accorgermi
Mi son trovata a camminare al tuo fianco,
Accarezzata dal tuo coraggio gaio.
E’ stata dura la danza che ci ha rese care,
Le tue fughe nel dolore, le tue parole dure.
ma poi,
nel cuore,
è li che ho preso dimora.
Ed ora non cammino più…
Camminiamo.
lunedì 11 giugno 2012
Sono spiga di frumento
Meditazione davanti ad
un campo dorato.
Sono una spiga di
frumento.
Ho colore dell'oro,
ho sapore di buono, sono velluto tra le dita,
sono profumo di terra feconda.Sono spiga di frumento,
ora matura al punto giusto,reclino il capo e mi guardo le radici.
E' l'ora. Guardo il mio gambo nel punto ove esce dalla terra,
perchè è il momento di fare i conti con la falce.
E' il momento della mietitura. Passa il vento a rinfrescarmi
dalla calura della vita. Sono spiga di frumento, nata nell'angolo più
estremo del campo, all'ombra di rovi e di salici.
Ho lottato.Mi sono difesa dalle spine, le ho tenute a bada,
le ho evitate. Ho passato il mio tempo guardando in alto, al salice,
imperante su di me. Ho creduto che fosse il mio cielo,ho bevuto le sue lacrime
credendole pioggia, mi son lasciata accarezzare dalle sue fronde.
Stupida io.Non ho mai lanciato lo sguardo oltre, non ho mai notato
le mie spighe-sorelle che danzavano al sole che le indorava.
Non ho goduto della compagnia dei vermigli papaveri, dei brillanti fiordaliso,
della profumata camomilla. Son maturata dopo, ed ora la falce è passata...
e di nuovo son qui, sola con me e la mietitura non m'ha sfiorata.
Eppure.
Sono spiga di frumento.
Destinata ad essere
mangiata.
Ora il sole mi bacia,il vento mi culla.
Il mio salice
è stato potato.
Ora sono me.
Forse c'è un'altro destino...
anche se sono
spiga di frumento.
Emy.
venerdì 1 giugno 2012
Tra le nubi ho appeso il mio amore, l'ho lasciato lì sperando, che se da qualche parte ancora sei, tu possa vederlo. Non so se ascolti il pianto del mio cuore, nelle giornate che scorrono inesorabili senza te, che da quando te ne sei andata, sembra che nessuno al mondo mi conosca più. Nelle mie vene scorre col tuo sangue il tuo amore e quando mi pare di sentirlo lontano, è l'angoscia che mi invade tremenda e fredda. A volte invece, ti sento così vicina , che ancora mi pare che mi consoli stringendomi al petto e non posso fare a meno ogni giorno, ogni sera, di parlarti e farti domande... e ipotizzare risposte che, sicuramente, sarebbero arrivate dal tuo cuore. Tu mi capivi più di me. Ora ti cerco nelle briciole di questa vita mia, che scorre e mi porta forse dove non vorrei. Resta con me , mamma, ho ancora paura del buio
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